Per un uso etico delle vincite da casinò

Nel 2020, un uomo francese del quale si conosce solo il nome di battesimo, Guy, ha vinto ben 217 milioni di Euro a una slot: invece che tenerli per sé, il misterioso personaggio ha deciso di costituire una fondazione benefica, il Fonds de dotation Anyama, a tutela dell’ambiente. Non è un caso unico: a Las Vegas un altro high roller ha preferito donare 14 milioni vinti alle slot alla sua comunità locale.

Un approccio diverso dal solito

Le persone baciate dalla fortuna che impiegano parte o tutti i propri gruzzoletti per fare del bene ci sono sempre state, anche se si tratta di casi rari. Anche noi nel nostro piccolo facciamo qualcosa del genere quando giochiamo su www.starcasinoonline.it (anche se con assai meno profitto dei casi illustrati, bisogna ammettere). Per questo abbiamo pensato di fare un appello attraverso questo post.

Devolvere in beneficenza le proprie vincite

Molte persone giocano al casinò per integrare i propri guadagni mensili, e non ci sembra giusto chiedere tutto, ma questi fortunati potrebbero accantonare una parte delle loro vincite per donarle all’associazione o all’organizzazione benefica che preferiscono.

Che si tratti di giochi di carte o slot, è piuttosto semplice vincere in maniera frequente, e regalare una percentuale della propria borsa non sarà un grosso sacrificio per chi riesce a infilare anche due o tre vittorie in una stessa giornata. Purché lo si faccia su siti come Starcasino, con le sue regole trasparenti e una varietà di passatempi da molto semplici a quelli, invece, pensati per professionisti: scegliete il livello preferito, il gioco che preferite e… pensate anche al prossimo quando punterete!

 

Come aprire un’associazione culturale

I numeri dell’ISTAT parlano chiaro: anche nel momento peggiore della più recente recessione, l’unico comparto in espansione in Italia era quello del terzo settore, affollato di enti, non profit e associazioni culturali. Ma perché aprire un’associazione culturale? Viste con gli occhi di un osservatore esterno, queste strutture possono sembrare eternamente in perdita, ma non è necessariamente così. Accedendo agli aiuti del 2 per mille tramite le dichiarazioni dei redditi degli italiani, oppure partecipando a bandi culturali o di altro tipo presso il proprio Comune, queste strutture possono accedere a fondi costanti che in buona sostanza possono servire a dare lavoro a persone che ne hanno realmente bisogno. Ecco allora che un’associazione culturale diventa qualcosa di interessante anche per chi non sa… cosa fare "da grande"! I documenti necessari e i costi Quella che a voi interesserà sarà la tipologia di associazione non a fini di lucro,... Scopri di più...

Conoscere Open City

Avrete sentito usare anche voi l’espressione "open house": è un’abitudine nel mondo anglosassone quando un’agenzia immobiliare presenta una abitazione in vendita e permette ai potenziali acquirenti di visitarla, di solito nell’arco di un weekend. In Italia, ormai, l’idea di "Open House" (maiuscole d’obbligo) è strettamente legata all’attività di un’associazione culturale che si è ispirata al lavoro del Fondo per l’Ambiente Italiano per declinare le proprie attività in ambito metropolitano. Il suo nome è Open City. Cosa fa Open City Dal 2010 in Italia, questa associazione culturale si appoggia a un network di appassionati volontari, fra i quali architetti, studenti universitari, storici, per far visitare luoghi poco noti della città nella quale si vive. Non parliamo di monumenti archeologici aperti in via eccezionale, ma di capolavori di architettura contemporanea, gallerie e laboratori d’ar... Scopri di più...