L’idea che mancava: unire gambling e volontariato

La notizia è già circolata molto: il volontariato fa bene a mente e corpo ed è anche per questo che le persone che sono interessate a questo ambito sono sempre di più; fanno del bene, facendosi del bene.

In parallelo, c’è un’attività da sempre demonizzata che avrebbe bisogno di essere spiegata come si deve da persone abituate a stare in mezzo agli altri: allora perché non provare a unire questi due universi apparentemente così incompatibili?

I volontari del gioco per soldi

Stiamo parlando, forse lo avrete capito, del mondo dei casinò, online od offline che essi siano: le preoccupazioni anche immotivate sul tipo di passatempi lì praticati non ci hanno mai abbandonato fin da quando lo Stato italiano ha autorizzato la loro presenza sul territorio. Per questo motivo, molte persone esitano a iscriversi a questi siti completamente legali. Contemporaneamente, c’è chi lo fa senza avere esperienza nell’ambito delle scommesse o delle puntate al banco.

La nostra modesta idea è che se un’associazione volesse occuparsi di "educare" nuovi utenti così come di essere presenti accanto a quelli già esistenti, i casinò si normalizzerebbero. Attraverso i volontari si potrebbe spiegare come usare piattaforme come StarCasino sul proprio telefono, cos’è il playthrough, cosa si intende per rulli, quali sono i software specifici per casinò più affidabili e innovativi.

Non solo: l’alfabetizzazione informatica degli italiani, si sa, lascia ancora a desiderare, e un’organizzazione su base volontaria che intervenisse su questo aspetto svolgerebbe un lavoro lodevole a livello più ampio: insegnare alle persone a versare e prelevare da un conto di gioco vorrebbe dire renderli più autonomi anche in altri ambiti digitali, dando loro la sicurezza in più per distinguere siti malevoli da quelli dove si può davvero scommettere senza timori. Chiamiamola "scolarizzazione online". Che ne pensate?